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Inventario dell'archivio del Capitolo del duomo di Foligno

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Premessa
del direttore della biblioteca "L. Jacobilli"
e archivista del Capitolo del duomo di Foligno
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           Chiunque si interessi di studi francescani, incontra inevitabilmente il nome del folignate mons. Michele Faloci Pulignani (1856-1940), fondatore della rivista Miscellanea Francescana. Di lui ricorre il centocinquantesimo anno dalla nascita. Il nome di Faloci è particolarmente venerato nell'ambiente culturale locale; per Foligno, infatti, questo personaggio è indimenticabile per molti motivi, avendo egli amato moltissimo la sua città e trovato molti modi per difenderla e valorizzarla.

           Gli studi su mons. Faloci sono abbastanza numerosi e vanno da quelli di mons. Angelo Messini a quelli di p. Gaetano Stano, da quelli di L. Bedeschi a quelli di L. Radi, M. e L. Sensi e di molti altri; alcuni ricercatori hanno curato la bibliografia falociana, meglio degli altri lo ha fatto L. Sensi; G. Fagiolo Vercellone ne redasse la voce biografica nel volume quarantaquattresimo del Dizionario biografico degli Italiani; è utile anche la voce dedicata a Faloci da L. Proietti Pedetta nel Dizionario storico del movimento cattolico in Italia.

           Faloci pubblicò più di cinquecento scritti, pur restando rilevante uomo di azione e di chiesa. Ma con questo CD dell'inventario dell'archivio della cattedrale di S. Feliciano vogliamo rendergli omaggio soprattutto per avere egli pubblicato nel 1916, in Perugia, presso l'Unione Tipografica Cooperativa, l'Inventario dell'Archivio del Duomo di Foligno.

           Sulla linea di Faloci, questo supporto informatico fa parte di un grande progetto che onora la chiesa folignate: creare cioè un'integrazione tra l'archivio diocesano e capitolare, la biblioteca del seminario intitolata a L. Jacobilli, il museo diocesano. L'inventario è elemento non secondario di questo progetto, essendo uno strumento fondamentale per la conoscenza del patrimonio culturale e per la sua tutela e valorizzazione. La Conferenza Episcopale Italiana, in un prezioso documento intitolato I beni culturali della Chiesa italiana. Orientamenti (1992), ricordò che tutte le pubbliche istituzioni, oltre la chiesa, devono garantire le condizioni di sicurezza e di fruibilità dei tanti beni culturali ecclesiastici; sottolineò anche che la chiesa, per la celebrazione della liturgia e per l'esercizio della sua missione, ha sempre favorito la creazione di beni culturali, che stimolano una più diretta comunicazione tra i fedeli nella chiesa, e tra la chiesa e il mondo circostante; concluse che i beni culturali ecclesiastici promuovono «un arricchimento sia della stessa chiesa sia delle varie culture».

           Vorremmo che questo CD costituisca un episodio molto bello, molto importante di valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici, inoltre di collaborazione tra la chiesa e la Sovrintendenza, tra la chiesa e le varie pubbliche istituzioni. Naturalmente anche i privati partecipano, con spirito mecenate, alla valorizzazione dei beni culturali locali; a Foligno non mancano esempi di tale mecenatismo. Non si tratta mai di mera operazione finanziaria; come afferma il suddetto documento della C.E.I., si tratta invece e soprattutto di crescita culturale, di formazione umana, di progresso nel senso di appartenenza. L'articolo 9 della Carta costituzionale italiana parla in questo senso di tutela dei beni culturali, in vista del bene comune.

           Chiudiamo queste brevi riflessioni ricordando mons. Francesco Conti (1917-2003) che diresse, amò, predilesse la biblioteca "L. Jacobilli" e fu archivista del Capitolo della cattedrale; fu lui ad aggiornare, con la collaborazione della signora Cesarina Fioretti, l'Inventario del Faloci; a lui vengono dedicate, in questo CD, alcune pagine biografiche unite ad indicazioni bibliografiche; a lui va il nostro ricordo che è stimolo costante a prenderci attenta cura dei beni culturali ecclesiastici.


Dante Cesarini
direttore della biblioteca "L.Jacobilli"
e archivista del Capitolo del duomo di Foligno

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